Goodmorning officer
Bro, this car is in my dreams.
legends
True Italian Gangsters hate Elon Musk
Per non dimenticare l’ingiustizia subita da chi credeva nella libertà e nell’uguaglianza.
Per non dimenticare la brutalità e il razzismo che gli U.S.A. più di ogni altro stato hanno ben annidato nella loro organizzazione
Per non dimenticare gli sfruttati e gli invisibili di questa società basata solo sul dominio dell’uomo sull’uomo e lo stupro della madre terra
Per non dimenticare Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, assassinati per mano dello stato come tanti altri ingiustamente, solo per le idee che avevano e la dignità che mantenevano
Che possiate un giorno udire il canto di uomini e donne liberi dalle catene dell’oppressione,del denaro e della religione. Viva l’Anarchia!
La polizia è sempre brutale e fascista, non importa in che nazione.
Per non dimenticare la violenza di regime.
Giuseppe Uva morirà il 15 giugno del 2008: Venne fermato dai Carabinieri insieme ad un amico, che raccontò: “Avevamo bevuto. Mettemmo le transenne in mezzo alla strada. Una bravata”. Li portarono via, li misero in due stanze diverse. L’amico sente le grida di Giuseppe nell’altra stanza. Chiama il 118. Chiede aiuto. Giuseppe fu arrestato, torturato ed ucciso.
Riccardo Rasman, 34 anni, muore il 27 ottobre 2006, nel suo appartamento a Trieste: ammanettato a terra, prono, con le caviglie legate da un fil di ferro, ha un arresto respiratorio. La polizia era intervenuta a seguito della segnalazione di alcuni vicini perché Riccardo teneva il volume della musica troppo alto.
Federico Aldrovandi, studente ferrarese di 18 anni. Il 25 Settembre 2005 una volante sarebbe stata avvertita da una donna preoccupata dalla presenza di un ragazzo che, forse, camminava in modo strano, forse cantando.Quando arrivò la volante seguì una collutazione dove si spezzarono sul corpo di Federico 2 manganelli. All’arrivo sul posto il personale del 118 trovava il paziente “riverso a terra, prono con le mani ammanettate dietro la schiena, era incosciente e non rispondeva”. Federico fu arrestato, torturato ed ucciso.
Manuel Eliantonio, 22 anni, muore il 25 luglio 2008, nel carcere Marassi di Genova, coperto di lividi e di segni di violenze, ufficialmente dopo aver inalato del gas butano. Stava scontando una condanna a 5 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La sua pena avrebbe dovuto terminare il 4 settembre.
Marcello Lonzi, 29 anni, muore l’11 luglio 2003 nel carcere di Livorno: sarebbe deceduto per collasso cardiaco, dopo essere caduto battendo la testa. La madre non crede a questa ricostruzione e sospetta si sia trattato di un omicidio, anche perché il corpo del figlio era coperto di lividi.
Stefano Cucchi, 31 anni, muore il 15 ottobre 2009, viene fermato con alcuni grammi di hashish. In conseguenza di questo viene decisa la custodia cautelare, in tale data il giovane non aveva alcun “trauma fisico”. il 16 Ottobre 2009 Stefano viene processato per direttissima. Già durante il processo aveva difficoltà a camminare e a parlare e mostrava inoltre evidenti LESIONI ed ECCHIMOSI alle gambe, al viso (inclusa una frattura della mascella), all’addome (inclusa un’emorragia alla vescica) ed al torace (incluse due fratture alla colonna vertebrale).
Gabriele Sandri, 28 anni, muore l’11 novembre 2007 in un Autogrill dell’autostrada A1, dove, dopo un accenno di rissa tra tifoserie opposte, la polizia stradale interviene e un agente spara due colpi di pistola a grande distanza colpendo Gabriele al collo mentre si trova all’interno di un’auto.
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