ma che cazzo piangi porcodio
Poco fa sono tornato da un’aperitivo lungo con amici in cui abbiamo bevuto e fumato tante cose buone (ovviamente si scherza, è un blog di fantasia non bevo e soprattutto non fumo nulla di illegalmente illegale eh)
E niente ho trovato rifugio a casa dei miei per mangiare qualcosa perchè la chimica non perdona nemmeno se hai mangiato due pizze coi negroni (i cocktail niente di razzista eh). E niente mentre mi preparavo una piadina e usufruivo della cucina dei miei, al tavolo c’era mio padre e i suoi tre fratelli. Giocavano a briscola a scopa o a non so che cazzo di gioco di carte che usano fare i vecchi (e i giovani a scuola e università).
Fatto sta che mio padre è una persona che nella vita di tutti i giorni, per quanto determinato e competitivo, è il tipo che sorride anche quando davanti si trova qualche stronzo, ci scherza, ci ragiona, e se non riesce a ragionarci la butta sul ridere. Insomma uno a cui frega abbastanza un cazzo di stare a discutere, di qualunque cosa si tratti.
E invece mentre preparavo la piadina, affettavo il prosciutto, scartavo la sottiletta e scaldavo la piastra ho avuto modo di vedere lui e i suoi fratelli SCANNARSI letteralmente. Ma non una botta e via. Più una sorta di montagna russa di scannate, dove un attimo prima discutono, poi si sclerano dietro uno con l’altro per motivi assurdi tipo aver scartato troppo velocemente o aver coperto male le carte in mano. Insomma, si scannano per cazzate mentre io sto li e guardo e attendo la piastra che raggiunga la temperatura giusta per cuocere la mia piadina piadinosa turbogustosa. E però anche loro sono gustosi. Voi umani siete così. A volte starei a guardarvi ore col sorriso ebete sulle labbra per quanto siete belli.
Insomma che ogni discussione, ogni parola che usciva dalle loro bocche con rabbia, era una mera rappresentazione di qualcosa d’altro.
Il “Certo che avete avuto proprio solo culo in questa mano”, non aveva il significato contenuto in quelle specifiche parole. Ma nella specifica intonazione. E’ così che a tuo fratello che magari ha avuto più fortuna di con il lavoro, puoi recriminare di aver giocato una carta sbagliata mentre in realtà stai sfogando la tua frustrazione per la cosa. Le parole dicono una cosa, ma l’intonazione esattamente l’altra. E la cosa meravigliosa, è che l’altro lo capisce molto bene, e a tono risponde, sempre parlando di carte, e sempre legando a quell’intonazione rabbia frustrazione e significati che tra fratelli non hanno bisogno di essere pronunciati, per essere compresi. E’ stato stupendo.
Ho scoperto che l’appuntamento tra i miei zii e mio padre è settimanale, e a detta di mia madre, ogni settimana è così, da due anni a questa parte. Sono vecchi ormai. E nella vecchiaia hanno tanto bisogno di sfogare tutte le cose non dette nelle loro vite fatte di sofferenza, a volte fame, e a volte dolore. Recriminandosi le varie gioie, pur essendo felici l’uno per l’altro. E ogni volta ogni discussione si apre e si chiude con l’inizio e la fine dei giochi. Dopo di che ci si torna a voler bene, a vivere la propria vita senza recriminare nulla a se stessi ne agli altri.
Starei ogni settimana a guardarli. Molto romantico ma preferisco tipo fumare bere segarmi scopare stare con gli amici e cose così.
Non fate in modo che le stronzate romantiche degli altri vi limitino cazzo. Figo parlarne e analizzarle e tutto. Ma fatevi le vostre stronzate romantiche.
eh
ciao
allora adesso basta guardare sti cazzo di blog suggeriti e mi concentro per un pensiero un po’ profondo
allora penso aspe
minchia che leso ho cancellato i pensieri profondi
minchia ho visto un film stupendo guardatelo si chiama get out!
è su netflix credo
è la storia di un
minchia mi son preso malissimo allora perchè stavo dicendo che è la storia di un ne**o nel senso di uomo di colore. però vedi non posso più dirlo perchè è razzista. ma sarete razzisti voi cazzo per me dire ne**o non è un insulto perchè sono vecchio. un tempo mica era grave, per noi, come per loro. noi eravamo i bianchi e loro erano i ne**i e si conviveva pacifici. adesso mo con ste cose razziste avete rovinato tutto
come la bambina li che vuole che non uso più la plastica
ma cazzo a me piaceva la sensazione del cotton fioc
minchia che bella quella sensazione madonna
va be tutto questo per dire che mi avete rotto il cazzo fatemi distruggere questo cazzo di pianeta in pace
scusate non litighiamo
ciao
mai rimandare quello che puoi fare oggi. e domani
ciao
domani mi sfonderò di canne.
» «Allora? Che ne DICI? «Cosa?» «Stasera, io e te Insieme, pizza, cinema e Un bel letto comodo?» «Potevi solo fermarti al ‘io e te'» “
-quelmareciavevafregato (via eravamo-quel-che-tutti-sogn-blog)
per me potevi iniziare e finire con la pizza
magari solo io e la pizza
magari io la mia pizza e la tua pizza
ciao
mai che vinco la lotteria però quando c’è da estrarre gli stronzi son sempre il primo chissà com’è
ciao
cazzo
ciao
minchia è la 1 e 11 e domani devo andare al lavoro
ah no io non lavoro
la missione non è un lavoro
la missione non richiede svegliarsi
la missione è la missione
dal latino to miss, mancare in inglese.
ho fatto confusione
ciao
minchia zio
ciao
eh si ti hanno appena scippato le merde c’hai ragione a fare il preso male
mi spiace
ciao
Il culo di una teen. Il culo di una teen è pazzesco. Sia ben chiaro vostro onore che con teen intendo 18een e 19een, eh. Ed è proprio questo a renderle speciali.
Ah mi sento altresì di specificare che intendo: “entrare con il cazzo nel culo di una teen”. Non nel senso che sto facendo una dichiarazione, eh. Cioè si certo che intendo farlo, ma nel senso ora no. Ora sto dicendo “Entrare con il cazzo nel culo di una teen”. Ecco. Infilare con i dovuti litri di olio la cappella e sentire il buchino allargarsi e poi stringersi accogliendovi nel posto più magico e perverso che potrebbe farvi l’onore e privilegio di condividere, per vostra infinita fortuna, con voi.
Insomma stiamo parlando di qualcosa che come base ha la donna. Quindi già ci siamo capiti il livello di robba buona.
A questo diciamo fiore perfetto estirpiamo il cuore, e otteniamo i 2 (DUE) anni che separano un’età dalla quale vogliamo giustamente allontanarci perchè non è detto che ancora abbia sviluppato le facoltà intellettuali per decidere consapevolmente, e un età che include i numeri con il 2. E il due si sa, è un’altra stagione.
Si coglie il fiore alla fine di una estate
alla quale non segue l’inverno
ma una infinita primavera.
sha la la la la la lo spazio teeempooo shalala la la la lo spazio tempooooo
ta ta ta ta tuuu naaaaait
ciao
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