La Cina Nega L’hacking Dei Dati Sul Fiume Mekong E Confuta Il Rapporto Reuters              

La Cina Nega L’hacking Dei Dati Sul Fiume Mekong E Confuta Il Rapporto Reuters              

La Cina nega l’hacking dei dati sul fiume Mekong e confuta il rapporto Reuters                                                               

Il rapporto Reuters accusa la Cina dell’hacking di dati sul fiume Mekong dalla Cambogia.

Non è immediatamente chiaro quale tipo di dati abbiano rubato gli hacker e non sappiamo perché abbiano fatto questo tentativo. Ma ci deve essere qualcosa di interessante o importante che li ha motivati ​​a farlo”, ha affermato il Segretariato della Commissione del fiume Mekong (MRC). Questo è successo nel 2018 ma stiamo ascoltando la notizia ora che il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti l’ha rilasciata.

L’accusa dell’hacking è partita dagli Stati Uniti e puntava ad una campagna di spionaggio informatico globale: tra i governi presi di mira dagli hacker cinesi c’era la Cambogia, uno dei più fedeli alleati asiatici di Pechino.

L’obiettivo dell’attacco è stato rivelatore: le discussioni tra Cina e Cambogia sull’uso del fiume Mekong (segreti commerciali e dati idroacustici). Il Mekong infatti è divenuto un nuovo campo di battaglia per l’influenza statunitense e cinese nel sud-est Asia.

Reuters si basa sulle accuse che “sono state delineate in un atto d’accusa di 30 pagine del tribunale degli Stati Uniti che descrive in dettaglio le attività di quella che è stata definita una società di facciata gestita dalla sicurezza dello stato cinese ad Hainan, una provincia insulare cinese vicino al sud-est asiatico”.

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3 years ago
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Sul blog della Kraken Security Labs è stato condivisa la dimostrazione dell’hacking di impronte digitali e quindi sostenuto come ciò può rendere inutile l’autenticazione biometrica come metodo di verifica.

La ricerca che porta il titolo “Your Fingerprint Can Be Hacked For $5. Here’s How” mostra quindi un trucco per hackerare le impronte digitali, che può essere elaborato con l’utilizzo di apparecchiature facilmente reperibili che possono essere trovate sul mercato a circa $ 5.

L’autenticazione delle impronte digitali è una comoda alternativa alle password e ai codici PIN.

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5 years ago
Deepfake: Video Manipolati Nell’era Dell’Intelligenza Artificiale
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Le insidie dei deepfake vengono raccontate per la prima volta dal Rapporto dei ricercatori della società di sicurezza informatica Deeptrace: il numero di video manipolati, riporta LabParlmanento.it è raddoppiato rispetto al 2018: “a settembre 2019 si contavano qualcosa come 14.678 video contraffatti” e il 96% dei video contraffatti fanno riferimento alla pornografia. Ma le contraffazioni riguardano anche i “falsi politici” costruiti appositamente per indebolire le domocrazie.

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Fakenews: la soluzione di contrasto alla disinformazione

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4 years ago
La Risposta Al Colonial Pipeline Ransomware                                

La risposta al Colonial Pipeline Ransomware                                

Gli Stati Uniti hanno sequestrato $ 2,3 milioni di dollari in bitcoin pagati agli hacker del Colonial Pipeline ransomware: la risposta quindi non si è fatta attendere e questo è un chiaro segnale di difesa e attacco alle crescenti minacce informatiche che stanno colpendo in particolar modo gli Stati Uniti.

I circa 2,3 milioni di dollari di riscatto in criptovaluta pagato da Colonial Pipeline Co, sono stati così recuperati dal Dipartimento di Giustizia, contrattaccando uno dei più dirempenti attacchi informatici del 2021. Il valore recuperato è parte del riscatto che la principale rete di oleodotti americana  aveva pagato dopo l’hacking dei suoi sistemi del mese scorso. L’attacco ha portato a enormi carenze nelle stazioni di servizio della costa orientale degli Stati Uniti.

L’attacco ai sistemi informatici dell’azienda è avvenuto ad inizio maggio quando la Colonial ha dovuto arrestare le sue attività e chiudere l’intera rete dopo il cyber attacco. Blount all’inizo era contrario al pagamento del riscatto, ma ha poi affermato di non avere scelta. “Pagare il riscatto è stata la cosa giusta da fare negli interessi del Paese” ha affermato il CEO durante un’intervista al Wall Street Journal.

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4 years ago
Microsoft Segnala: Il Ransomware Ha Ceduto Il Posto Al Malware Cryptojacking               

Microsoft segnala: il ransomware ha ceduto il posto al malware cryptojacking               

Arriva una nuova segnalazione da Microsoft riguardo il malware cryptojacking che si affianca al ransomware, fino a questo momento lo strumento preferito dal cyber crime.

Microsoft quindi evidenzia come la portata degli attacchi nel corso degli anni sia mutata:

Il mining di criptovalute è in aumento negli ultimi anni. Questo aumento è guidato dal crescente valore delle criptovalute come Bitcoin, dalla crescita della popolarità di diversi tipi di criptovaluta (Ethereum, Litecoin e Dogecoin) e dalla volatilità in questi mercati.

La crescita del Cryptojacking e malware cryptominer è stata del 25% nel 2020, confermato anche dall’Internet Security Report per il Q4 2020 . Così la crescita, anche secondo le più recenti ricerche di Avira Protection Labs, è concreta con un aumento del 53%.

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4 years ago
Sicurezza Delle Infrastrutture Critiche: Quale Approccio?                              

Sicurezza delle infrastrutture critiche: quale approccio?                                

La sicurezza delle infrastrutture critiche e la loro protezione dalle minacce del cyber spazio riguarda – da tempo –  un delicato tema di ordine nazionale e internazionale.

Inoltre i cambiamenti apportati dalla pandemia globale COVID 19 stanno esacerbando le vulnerabilità nell’economia globale, tra cui il rischio di paralizzare gli attacchi informatici contro infrastrutture critiche come la rete elettrica.

“Tale è la nostra dipendenza dall’elettricità che un blackout prolungato metterebbe a repentaglio i sistemi di trasporto, la fornitura di acqua dolce, le comunicazioni e le banche”. Michael A. Mullane di Iec e-tech

I cyber criminali attaccano la sicurezza pubblica in tutto il mondo: infrastrutture come centrali elettriche, ferrovie nazionali e sistemi sotterranei locali o altre forme di trasporto pubblico, vengono sempre più prese di mira. E per riassumere, secondo gli esperti Clusit, la nostra società è entrata in una fase di cyber guerriglia permanente, che rischia di minacciare la nostra stessa società digitale.

Ma si tratta solo di un problema tecnologico o riguarda qualcosa di più? No, secondo Malcolm Bailie, Manager Solution Delivery and Projects (APAC) presso Nozomi Networks durante lo IoT Festival 2020: “non si tratta solo di tecnologia, ma anche di persone e processi“.

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4 years ago
Leonardo Sicurezza Informatica E Dei Dati: Lo Scudo Digitale Per L’Italia                  

Leonardo sicurezza informatica e dei dati: lo scudo digitale per l’Italia                                

Leonardo punta ad aumentare la sua presenza come partner preferenziale delle istituzioni nazionali ed europee nel settore della sicurezza informatica.

E’ Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cyber security di Leonardo che a Reuters assicura:

“Puntiamo ad aumentare la nostra presenza come partner preferenziale delle istituzioni europee; attualmente circa il 60% dei nostri clienti sono governi o istituzioni, mentre il restante 40% sono privati”.

La divisione, può già annoverare la Nato tra i suoi clienti. Ha recentemente cercato alleanze con altri gruppi per ampliare la sua gamma di servizi, e in futuro potrà anche percorrere nuove acquisizioni e fusioni

Volontà che è stata già espressa da Alessandro Profumo durante il Cybertech Europe 2019 a Roma, dove ha ricordato che il gruppo “è disposto a ricoprire un ruolo chiave nel panorama europeo della sicurezza informatica”, per affrontare le nuove sfide globali. L’obiettivo è quello di aumentare e migliorare la capacità di resilienza cyber dell’Europa, ma anche quello di rendere l’Italia una nazioen cyber sicura.

Bruxelles prevede di investire oltre 1,6 miliardi di euro in infrastrutture di sicurezza informatica come parte del suo programma Europa digitale per il periodo 2021-2027. Leonardo e il partner contrattuale Cronos International, una società informatica belga, hanno recentemente vinto un contratto di sei anni da 85 milioni di euro (101 milioni di dollari) per fornire servizi all’infrastruttura di informazione e comunicazione del Parlamento europeo.

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3 years ago
FireEye: Dissimulazione Informatica Di Hacker Cinesi Contro Israele

FireEye: dissimulazione informatica di hacker cinesi contro Israele

Un nuovo rapporto di FireEye sembra sostenere che hacker cinesi — sostenuti dallo stato di Pechino — abbiano effettuato attacchi informatici — e spionaggio informatico — su Israele fingendo di operare dal’Iran.

La società statunitense di sicurezza informatica FireEye ha dichiarato il 10 agosto che uno studio condotto in collaborazione con l’esercito israeliano ha scoperto che “UNC215“, descritto da FireEye come un gruppo di spie sospettato di provenire dalla Cina, ha violato le reti del governo israeliano dopo aver utilizzato protocolli desktop remoti ( RDP) per rubare credenziali da terze parti fidate. Gli RDP consentono a un hacker di connettersi a un computer da lontano e vedere il “desktop” del dispositivo remoto.

FireEye non è realmente in grado di dimostrare l’attribuzione.

Holtquist di FireEye ha sostenuto che questa attività di spionaggio informatico sta accadendo sullo sfondo degli investimenti multimiliardari della Cina relativi alla Belt and Road Initiative e al suo interesse per il settore tecnologico israeliano.

Secondo il rapporto di FireEye, “le aziende cinesi hanno investito miliardi di dollari in startup tecnologiche israeliane, collaborando o acquisendo società in settori strategici come i semiconduttori e l’intelligenza artificiale”. Il rapporto continuava: “Mentre la BRI (Belt and Road Initiative) cinese si sposta verso ovest, i suoi progetti di costruzione più importanti in Israele sono la ferrovia tra Eilat e Ashdod, un porto privato ad Ashdod e il porto di Haifa”.

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4 years ago
HEH Botnet: Il Nuovo Malware Che Attacca I Dispositivi IoT

HEH botnet: il nuovo malware che attacca i dispositivi IoT

HEH è la botnet appena scoperta che attacca i sistemi connessi a Internet utilizzando il protocollo Telnet sulle porte 23/2323 e si diffonde lanciando attacchi brut-force. Cosa sappiamo sino ad ora?

In una panoramica, sul blog di Netlab, si legge che HEH botnet - questo è il nome dato perché sembra essere il nome del progetto all'interno del codice -  è scritto in linguaggo GO e utilizza il protocollo P2P proprietario. Sulla base  del risultato di analisi di go_parser di Jia Yu - che si trova su GitHub l'esempio HEH catturato è stato costruito da Go 1.15.1. L'esempio contiene tre moduli funzionali: modulo di propagazione, modulo di servizio HTTP locale e modulo P2P.

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HEH botnet: le prime analisi dei ricercatori di sicurezza - su Andrea Biraghi Medium


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3 years ago
La Sicurezza Aerospaziale Richiede Un Approccio Qualificato E Maturo                      

La Sicurezza aerospaziale richiede un approccio qualificato e maturo                                                     

La sicurezza informatica aerospaziale richiede un approcio qualificato e maturo: questo è stato il messaggio principale della conferenza intenazionale Cyber Security for Aerospace nella sede di Leonardo a Chieti.

La conferenza con l’obiettivo di affrontare e approfondire i temi legati alla sicurezza informatica per il settore aerospaziale ha coiciso con l’inaugurazione della nuova Customer Experience Area di Leonardo e l’ufficializzazione degli ultimi dati relativi al progetto Cyber trainer sviluppato da Leonardo in collaborazione con l’Ateneo Aquilano e la Regione Abruzzo. Cyber Trainer addestrerà gli operatori della cyber security che testarenno nuove tecnologie contro le minacce informatiche.

Sicurezza aerospaziale: il rapporto Kaspersky e Zayed University

Il settore dell’Aerospazio sta attraversando infatti un periodo di cambiamenti tecnologi e digitali radicali: la space economy attrae cifre sempre più ingenti, ma gli attacchi informatici mettono a repentaglio il settore. Ciò confermato anche da un rapporto di Kaspersky in collaborazione con la Zayed University di Dubai, intitolato Cyberthreat profile of space infrastructure.  

Le minacce alle infrastrutture sono esaminate in dettaglio, in un momento in cui sempre più paesi – tra stati e aziende private –  stanno puntando in questa direzione, non ultimi gli Emirati Arabi Uniti con la missione Hope.

Finanziata dall’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti, la Zayed University (ZU) ha progettato una camera di simulazione di Marte per studiare l’ambiente del pianeta rosso prima delle missioni con equipaggio. Inoltre, i ricercatori ZU hanno pubblicato una libreria di firme spettrali per l’ambiente degli Emirati Arabi Uniti utilizzando sensori remoti iperspettrali e altri.

L’infrastruttura spaziale comprende sistemi mission-critical come razzi, stazioni orbitali, satelliti, sistemi aerei senza equipaggio, sonde spaziali, robotica e sistemi di comunicazione spazio-terra. Proprio come qualsiasi  altra infrastruttura critica, quella spaziale spesso incorpora una rete aziendale che ospita servizi di posta elettronica, servizi elettronici e file server e i dati raccolti da sonde, sistemi e sensori.

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5 years ago
Andrea Biraghi Ultime Notizie - Cyber Securty E Attacchi Informatici 2020
Andrea Biraghi Ultime Notizie - Cyber Securty E Attacchi Informatici 2020

Andrea Biraghi Ultime Notizie - Cyber Securty e attacchi informatici 2020

Protezione dati sensibili: nuovi cyber attacchi mettono a rischio non solo le pubbliche amministrazioni, le infrastrutture e le banche ma anche le strutture sanitarie. Gli attacchi riescono a bypassare i controlli di sicurezza dei firewall, così da avere facile accesso ai dati sensibili archiviati sui server Web.  

Attacchi informatici ai dati sensibile: allarme nel settore sanitario

Dal rapporto Clusit 2019 emergono dati preoccupanti: i data breach riguardano i dati sensibili dei pazienti, comprese le loro cartelle cliniche. «La  sanità è uno dei settori nei quali gli attacchi sono cresciuti molto di  più rispetto all’anno precedente – spiegano Andrea Zapparoli Manzoni,  che fa parte del Consiglio direttivo Clusit e Sofia Scozzari, del  Comitato scientifico – perché i “cattivi” colpiscono dove è più facile  avere successo. Questo è il segnale eclatante che il settore deve  mettere in campo strategie di risposta adeguate e lo deve fare in  fretta».


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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,

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